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La Russia oscura siti di informazione, social network e negozi di app

di Michele Ingelido

In Russia, nell’ambito della guerra contro l’Ucraina è in atto un’opera di proporzioni enormi per mettere a tacere tutte le voci contro la propria propaganda. Il Cremlino ha deciso di oscurare alcune delle principali fonti di informazione, ma anche social network occidentali e negozi di applicazioni. A rivelarlo sono diversi giornalisti che dalla Russia stanno diffondendo la voce tramite i social network.

Su Facebook e Twitter gli utenti russi non possono più accedere ai loro account. Arriva voce che sono offline anche i negozi di app: dovrebbe trattarsi di Play Store e App Store, ossia i negozi di applicazioni ufficiali di Android e iOS. Risulta offline in Russia perfino Wikipedia, dopo l’intimazione dell’autorità russa garante delle comunicazioni di rimuovere contenuti ritenuti falsi (tra cui l’articolo sulla guerra). A seguito di un boom di visite in lingua russa durante gli scorsi giorni, è stato oscurato anche BBC News, uno dei principali siti di informazione inglesi.

Esce di scena in territorio russo Deutsche Welle, assieme all’aggregatore di notizie indipendente Meduza e all’unica radio indipendente russa, Radio Svoboda. La prossima piattaforma che potrebbe essere oscurata nell’ambito di queste operazioni di censura è YouTube, che ha da poco ricevuto le stesse intimazioni di Wikipedia in merito alla rimozione di contenuti di disinformazione. Continuano nel frattempo i provvedimenti delle grandi aziende tech e del mondo del cinema per isolare Mosca.

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