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L’autovelox che scopre chi usa lo smartphone alla guida è realtà in Italia

di Michele Ingelido

A Limena, provincia di Padova, in Veneto, il Comune ha deciso di salvaguardare la sicurezza stradale investendo per installare dei nuovi autovelox. Si chiamano TruCam e sono in grado di guardare all’interno degli abitacoli delle autovetture. Sono stati investiti 20.000 euro per la loro installazione che avviene in sostituzione ai vecchi modelli attivi dal 2005. Il motivo per cui i TruCam guardano nell’abitacolo è scovare eventuali infrazioni che possono mettere a rischio gli utenti della strada, tra cui l’uso dello smartphone alla guida.

Gli autovelox possono guardare all’interno dell’auto da distanze fino a 1.200 metri e possono rilevare più infrazioni allo stesso tempo. Non solo smartphone alla guida quindi, ma anche chi non indossa la cintura di sicurezza e tanto altro. Con una sola lettura i nuovi autovelox riescono a rilevare il numero di targa e i dati correlati ad esso, tra cui assicurazione e revisione, ma anche la geolocalizzazione del veicolo.

Grazie a queste soluzioni, sarà poi possibile fermare il veicolo successivamente rispetto alla rilevazione per punire le violazioni rilevate in precedenza. I nuovi TruCam possono essere utilizzati sia come sistemi portatili dalle forze dell’ordine che ancorati a postazioni fisse. Con l’installazione di questi autovelox il Comune di Limena sta puntando in modo molto efficace a ridurre le distrazioni degli utenti della strada durante la guida.

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