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Uno smartwatch che rileva il coronavirus nell’aria? Forse si può fare

di Roberto Naccarella

Con l’arrivo della Fase 2, il “lockdown” non è più estremamente rigoroso in Italia. Le parole d’ordine sono diventate mascherina e distanziamento sociale, mentre i vari governi lavorano all’introduzione di app di contact tracing, come ad esempio la nostra Immuni, che dovrebbe essere ufficializzata entro la fine di maggio. Ma stando a quanto emerso nelle ultime ore, sembra che sia in lavorazione uno smartwatch che potrebbe aiutare ad individuare il coronavirus nell’aria.

L’aspetto di questo prodotto è proprio quello di uno smartwatch classico, ma al suo interno è presente un campionatore d’aria che va a rilevare tutti i possibili agenti inquinanti presenti nell’ambiente che ci circonda. Si chiama Fresh Air, e in un primo momento è stato pensato per rilevare una serie di agenti inquinanti diversi dal coronavirus, come ad esempio il biossido di azoto. Tuttavia, stando a quanto dichiarato dalla professoressa Krystal Pollitt della Yale School of Public Health, Fresh Air può diventare uno strumento molto utile anche nell’individuare patogeni come il coronavirus.

Servirebbe solo qualche modifica al prototipo presentato nello studio che ha visto la pubblicazione su Environmental Science & Technology Letters, e che ha visto come promotori proprio la professoressa Pollitt assieme al team della Yale School. Si sta cercando di capire se effettivamente Fresh Air potrà essere modificato nel prossimo futuro. Un dispositivo indossabile di questo tipo potrebbe certamente rivelarsi uno degli strumenti più efficaci a disposizione dei cittadini per evitare il contagio da Covid-19. Specie se consideriamo che il mercato degli smartwatch sta crescendo tantissimo negli ultimi tempi, nonostante la crisi causata dalla pandemia.

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